da sempre attento ed in prima linea alle dinamiche del mondo operaio genovese, il Cardinale Angelo Bagnasco lancia un monito per il bene della sua città sulla delicatissima situazione

in seno all’Ilva (ormai ex Ilva, anche dopo l’abbandono del gruppo indiano, multinazionale, ArcelorMittal). In giorni caotici, dove si parla da un lato di disimpegno degli asiatici, poi di riconversione del sito (inquinato di Tarano), dall’altro ancora di chiusura, poi di nazionalizzazione del governo giallorosso, il cardinale genovese osserva: “Chiudere la fabbrica di Genova Cornigliano sarebbe un fallimento per l’Italia intera. Sono preoccupato per le migliaia di famiglie genovesi coinvolte, la politica faccia prevalere il buon senso sull’interesse dei singoli partiti. Ma ho fiducia, si deve ancora avere fiducia nelle istituzioni italiane”.