Il Coronavirus spinge più in là anche il pagamento delle tasse e la presentazione delle varie certificazioni. Slitta, infatti, al 30 settembre la presentazione del 730

, ma chi vuole potrà presentare il modello fin dal mese di giugno e ottenere quindi il rimborso in busta paga dal mese successivo (qualora sia a credito con il Fisco). Con il decreto che contiene le misure in materia economica per l’emergenza da Coronavirus il governo ha infatti deciso di anticipare a quest’anno il “termine mobile” per la presentazione del 730. Interessati circa 20,5 milioni di contribuenti, 12,4 milioni lavoratori dipendenti e 8,1 milioni pensionati.
Certificazioni Uniche (le famosi CU) slittano al 31 marzo, che interessa circa 4,3 milioni di sostituti d’imposta (tra datori di lavoro e enti pensionistici).
Le date fissate dalle norme per l’invio del 730 da parte dei Caf sono le seguenti:

  • 15 giugno per le dichiarazioni consegnate entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per le dichiarazioni consegnate dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio per le dichiarazioni consegnate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per le dichiarazioni consegnate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per le dichiarazioni presentate dal 1° al 30 settembre.

Di conseguenza chi deve ottenere un rimborso potrà presentare il 730 già dalla fine del mese di maggio e potrà contare così sulla busta paga più pesante a luglio, a prescindere dal fatto che la scadenza finale per presentare il 730 è slittata a fine settembre. Chi aspetta giugno avrà il rimborso ad agosto e così via. Chi invece deve pagare avrà più tempo per mettersi in regola, dato che potrà presentare la dichiarazione fino a 30 settembre senza dover pagare interessi sulle somme dovute al Fisco.