Nonostante la disponibilità governativa a tenere aperte le edicole di tutta Italia nel massimo momento di diffusione del Coronavirus e il più tempo libero delle persone, i quotidiani

italiani hanno avuto una leggerissima contrazione delle vendite, forse dovuto al fatto dei quasi 30 mila morti per il Covid, il 95% di essi sopra i 65 anni di età e quindi i potenziali lettori.
Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per il settore dell’editoria si conferma il trend negativo già evidenziato nei precedenti Osservatori: nel mese di dicembre 2019, la vendita di quotidiani è pari a circa 2,7 milioni di copie, in flessione del 8% su base annua.

Con riferimento all’intero periodo considerato (dicembre 2015 – dicembre 2019), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono ridotte di quasi un terzo, passando da 2,2 a 1,5 milioni di unità. Contestualmente, risultano in netta flessione anche le copie digitali (-24% nell’intero periodo, -4% da dicembre 2018). Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di dicembre 2019, 41 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 116 ore di navigazione mensile a persona. Analizzando l’audience dei principali social network, Facebook con 35,7 milioni di utenti unici si conferma leader in termini di utilizzo mentre prosegue il trend crescente per Instagram, frequentato da 27 milioni di utenti unici (+3,6 milioni rispetto a dicembre 2018), Linkedin (+2,2 milioni di visitatori unici), Pinterest (+4 milioni) e Twitter (+0,8 milioni). Tik Tok del gruppo Bytedance con 3,6 milioni di utenti a dicembre 2020, supera la performance di Snapchat.

In tutto ciò, si inserisce sullo scenario un nuovo quotidiano, di sinistra: “Domani“, diretto da Stefano Feltri, Editore De Benedetti (appena staccatosi da Repubblica) e con la lunga mano del Dem Zanda, classe di ferro 1942.