Nei primi sette mesi dell’anno, il porto di Savona, ha movimentato 7.559.895 tonnellate di merci di cui 3.8417.778 di rinfuse liquide, 1.952.080 di rinfuse solide e 1.766.037 di merci

convenzionali.
Rispetto allo stesso periodo del 2011 si registra una flessione del 10,8%. La riduzione dei traffici si concentra nel comparto delle rinfuse liquide (-11.5%), la cui causa si deve ricercare, oltre che nella perdurante crisi dei prodotti petroliferi, anche nel riassetto in corso della raffineria di Trecate cui è collegato il terminal Sarpom, presente nel bacino portuale di Vado Ligure.
Il calo della produzione nello stabilimento novarese ha avuto come prima conseguenza il decremento dei traffici portuali e recentemente l’arrivo della cassa integrazione per una cinquantina di dipendenti.
A questo si aggiunge poi il perdurare della flessione nel traffico contenitori, conseguenza ancora in atto dello spostamento dei volumi di Hamburg Sud; flessione che ha prodotto una diminuzione di volume del 22,18%.
Le merci convenzionali scendono del 25% sia per la crisi che sta attraversando il terminal Reefer (-30% nel comparto frutta e -22% nel comparto contenitori) sia per la minor richiesta di materie prime dell’industria pesante: -63% gli acciai, settore pesantemente in difficoltà per il quale si sta muovendo con misure di sostegno anche la UE.
Dopo un trend sostanzialmente positivo, il comparto ro-ro segna una flessione (-29%) provocata dalla dismissione delle linee di Strade Blu a Vado non ancora compensata dalla recente acquisizione della nuova linea bisettimanale ro-ro Vado-Tarragona presso il terminal Forship.
In controtendenza le rinfuse solide che segnano un +11% con i comparti trainanti rappresentati dai combustibili minerali solidi (+15%) ed i prodotti forestali (+7%).
Buone le performance nel settore passeggeri fatte registrare sia dalle crociere, che sembrano aver assorbito il contraccolpo provocato dal naufragio di gennaio della Costa Concordia, sia nel comparto traghetti, rispettivamente in crescita, a luglio, dell’8%.
In linea con le recenti previsioni di Costa Crociere, il calo della movimentazione passeggeri si è attestato al 22% (dopo aver toccato il 60% dello scorso mese di febbraio) tanto da far prevedere, entro la fine del 2012, un numero di crocieristi sostanzialmente identico a quello del 2011 e di poco inferiore al milione.