Numeri importanti, corredati da code infinite. Genova piace, nonostante la crisi, i tanti negozi con le saracinesche abbassate ed alcuni piani turistici che potrebbero essere migliorati.

Lo dicono i numeri degli ultimi giorni. Complice il ponte pasquale, la nostra città e la riviera di levante sono stati invasi da migliaia di turisti, che hanno apprezzato l’arte ma anche gli angoli nascosti del centro storico, gli scorci di un Tigullio funestato da una pioggerellina fastidiosa a intermittenza.

I numeri affermano di ben 26.800 turisti pazientemente in coda ad acquistare il ticket per l’Acquario (senza dimenticare quelli che hanno aspettato delle ore in fila in auto davanti ai parcheggi a pagamento). Anche i numeri di Palazzo Ducale sono assai rilevanti: qui il numero di turisti, molti dei quali del Nord Italia e dalla Toscana, si aggira sugli 11.000. Insomma, un bell’introito per le casse asfittiche della nostra città.

A sorpresa persino il Museo di Sant’Agostino in piazza Sarzano, nel cuore della Movida genovese, ha sfondato, superando il tetto dei mille biglietti staccati. I Musei civici di via Garibaldi hanno raggiunto le 1800 entrate, non male anche qui, così come al Castello d’Albertis a Castelletto, dove 400 turisti hanno valicato i cancelli della pittoresca dimora che sovrasta la Genova bene.

Sorride anche il Museo di Storia Naturale, in pieno centro, che si forgia di 800 entrate come ai vecchi tempi quando si poteva visionare gli animali gratis nei giorni festivi (fine anni Ottanta e primi Novanta).

Non sono turisti, ma genitori appassionati quelli che hanno portato i propri figli alla Città dei Bambini del Porto Antico, nello stesso complesso dei Magazzini del Cotone e di The Space, ossia l’ex Cineplex. Ben 5400 i bimbi che si sono divertiti tra Pasqua e Pasquetta, sotto gli occhi di un personale qualificato.