I porti italiani non sono alternativi ma complementari al Pireo, ossia quelli greci, più vicini al Canale di Suez, in Egitto, dove di recente si sono registrati parecchi avvenimenti. Sia perché

sono immediatamente disponibili ed estremamente ben collegati, con procedure di sdoganamento tra le più veloci in Europa, mentre dal Pireo occorre ancora costruire adeguati e onerosi collegamenti ferroviari attraverso i Balcani; sia perché è difficile far transitare solo attraverso un porto l’assai ingente numero di container che dall’Asia giungono nel Mediterraneo. 
La posizione geografica dell’Italia, inoltre, garantisce ai nostri porti un ruolo strategico. I cinesi lo hanno capito e stanno pensando di creare nel Nord d’Italia un hub logistico europeo. Non a caso Cosco (quarta compagnia al mondo) ha acquisito il 40% di Vado Ligure: il nuovo terminal container sarà operativo entro il 2018.