A distanza di otto mesi dalla tragedia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha reso pubblico per la prima volta un documento che mostra in maniera dettagliata se e

quanto abbia inciso negativamente il crollo del ponte Morandi sull’economia portuale genovese. 
Per quanto riguarda il traffico container, dal primo gennaio al 31 luglio il progresso era stato del 3,6% mentre fra agosto e fine anno la decrescita era stata del 6,2% (in termini di teu). Battuta d’arresto post-Morandi anche per i rotabili che nei primi sette mesi dell’anno crescevano del 5,5% (in tonnellate) e negli ultimi cinque solo del 1,9%, e lo stesso vale per le merci varie, che da un +16,5% sono passate a un +6,1% dopo la tragedia (a diminuire sono stati i particolare i traffici di prodotti siderurgici). In questo anno a due velocità, i forestali nel porto di Geova decrescevano nei primi sette mesi dell’anno (rispetto allo stesso periodo del 2017) del 17,6% mentre da agosto in poi sono cresciuti del 13,1%, i prodotti petroliferi al 31 luglio facevano segnare un +5,2% mentre nei successivi mesi la crescita è calato al 1,8%, così come per gli oli vegetali (da +13,1% a -6,5%) e per il vino (da + 12% a -26,9%). I prodotti chimici, infine, a fine luglio facevano registrare un -0,3% mentre nei successivi mesi la decrescita è aumentata a un -7,8%, sempre in tonnellate.