“L’intera Liguria è stata bloccata dalla pioggia. La circolazione dei treni ha subìto devastanti ritardi su tutta la linea e migliaia di passeggeri sono così rimasti fermi nelle stazioni senza

informazioni e indicazioni sufficienti. Ad Arenzano e Voltri si sono registrati i disagi peggiori, con gli unici mezzi circolanti presi d’assalto dai passeggeri”.

 

“In conferenza stampa oggi il Governatore Toti, con la felpa della protezione civile come gli ha insegnato ‘babbo Salvini’, ha detto che in realtà è andato ‘tutto bene’, che ci sono stati sì dei problemi ma tutto sommato ‘contenuti’ e la Regione ha reagito correttamente. Secondo lui oggi sono cadute quantità di pioggia mai viste”.

 

“La realtà è che la situazione non è diventata drammatica perché ci sono centinaia di Vigili del fuoco, vigili, volontari della Protezione civile e tutte le altre forze impegnate, che come sempre fanno un lavoro magnifico. Se la situazione non è diventata drammatica, dunque, non è certo merito della gestione della crisi da parte della Regione”.

 

“Quando i treni non funzionano, una prima soluzione è quella di aumentare il numero di autobus – continua Salvatore -. Attualmente, il contratto con Trenitalia prevede la fornitura di mezzi alternativi in caso di gravi ritardi o cancellazioni, ma il numero di autobus a disposizione è ridicolo e non basta a soddisfare le esigenze dei liguri. Ad esempio, i pendolari fermi a Savona non hanno potuto contare su nessun autobus che li portasse da nessun’altra parte della Liguria”.

 

“Il problema qui è a monte: questa volta non basta criticare il maltempo o la gestione, peraltro penosa di Trenitalia, bisogna invece agire con un atto di determinazione da parte della Regione. Bisogna convocare immediatamente un Tavolo con Trenitalia e tutte le forze politiche e civili, non solo Toti e Berrino, e pretendere un piano di aggiornamento di ogni treno, in modo che la circolazione nella nostra regione non si debba fermare per la pioggia”.

 

“Fino a quel momento, sospendiamo i pagamenti che la Regione fa puntualmente a Trenitalia, a dimostrazione che questa volta pretendiamo risposte. E a dimostrazione che i cittadini non possono sopportare oltre”.

 

“Il contratto con Trenitalia prevede diverse clausole per l’inadempienza di una delle due parti: possiamo sfruttarle per dare un messaggio chiaro all’azienda e al Governo, rimarcando che non accettiamo più situazioni del genere, al limite dell’assurdo. Se i soldi sono l’unica cosa che capiscono, allora bisogna levarglieli”, conclude Salvatore.