Tremano i 1200 dipendenti della Piaggio Aero, storica ed importante ditta presente da quasi un secolo nel ponente ligure. La proprietà attendeva da molti mesi la conferma

del Governo Conte circa il programma di investimento connesso ai droni (P1HH e P2HH) ed il relativo finanziamento di 766 milioni di euro già assunto dal Governo Gentiloni con un decreto del ministro della Difesa Pinotti.

Insomma, la proprietà stessa voleva sapere se l’idea dei passati Governi Gentiloni e Renzi di rafforzare il futuro industriale di Piaggio, in un quadro sinergico con lo stato italiano, e quindi anche circa l’affidamento della manutenzione dell’intero parco motori delle Forze Armate, fosse ancora reale e percorribile. Invece il Governo attuale temporeggia e la situazione nell’albenganese è sempre più dura e tesa.

L’amministrazione straordinaria chiesta dalla proprietà è la risposta a tale situazione.

Si tratta di una procedura concorsuale prevista dalla legge fallimentare, che priva i soci di Piaggio del controllo e della guida dell’azienda, che viene consegnata a commissari, ovvero tecnici che, con il futuro e i sogni di Piaggio, stenteranno a dialogare.