La situazione dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure risulta essere particolarmente critica: nel 2016, l’azienda ha avviato una procedura di licenziamento collettivo

per 104 lavoratori della produzione e circa 65 lavoratori hanno aderito alle due procedure di mobilità avviate ed altri hanno lasciato volontariamente l’azienda portando i dipendenti complessivi a circa 530 unità;

– il piano industriale si è caratterizzato per un dimezzamento delle ore di produzione annue e per un ridimensionamento complessivo della capacità produttiva degli impianti;

– oggi lo stabilimento di Vado Ligure, che è uno dei migliori a livello europeo per livello di performances, rischia la chiusura;

– La situazione del carico di lavoro dello stabilimento di Vado Ligure è legata unicamente alla commessa delle 40 locomotive merci DC3 più qualche altra attività per clienti privati per un totale massimo di 63 locomotive;

– La consegna delle prime locomotive è iniziata nel mese di febbraio con ritardi rispetto al piano programmato a causa delle inefficienze dello stabilimento tedesco di Kassel nella fornitura dei materiali;

– Si fa presente che nel frattempo Bombardier si è aggiudicata la produzione di 65 locomotive MS3 che però saranno prodotte nello stabilimento tedesco di Kassel, nonostante il cliente sia italiano (TX Logistik società del Gruppo FS);

– Nei mesi scorsi, a causa dei ritardi, si è seriamente rischiato che Mercitalia formalizzasse la rescissione del contratto con il rischio di decretare la chiusura delle attività in impianto;

– Si è in attesa del piano industriale di FS contenente l’investimento di Trenitalia per ulteriori 50 treni ad alta velocità di cui 14 assegnati direttamente ad Hitachi e Bombardier sulla base delle clausole del precedente contratto;

– questo comporterebbe per lo stabilimento di Vado Ligure una prospettiva di alcuni anni di lavoro e avere un po’ di ossigeno;

– La prospettiva dell’alta velocità ha carattere di medio/lungo periodo ed è assolutamente essenziale per il futuro dello stabilimento;

– Tuttavia l’incertezza che grava su FS per quanto concerne il futuro di Alitalia investe anche il futuro dello stabilimento di Vado Ligure;

– Negli ultimi incontro svoltisi al MISE è stato chiesto dalle OO.SS che con il gruppo Bombardier e Governo fosse definito un percorso per salvaguardare il sito di Vado Ligure con impegni precisi in merito ad alta velocità e carichi di lavoro ma ad oggi ciò non è avvenuto;

– dal punto di vista industriale e produttivo la collaborazione per la produzione dei treni destinati al trasporto regionale continua ad essere una prospettiva attuale e necessaria a salvaguardare il sito anche per stare sul mercato e il sito di Vado Ligure fornisce, per capacità tecnologica e professionalità delle maestranze, questa opportunità;

– L’allarme lanciato da lavoratori, organizzazioni sindacali e istituzioni locali è che ad oggi lo stabilimento di Vado Ligure ad oggi ha una prospettiva, per carichi di lavoro e commesse, solo fino alla prossima estate;

– È inaccettabile assistere al rischio di scomparsa di una delle realtà più importanti dell’area e del settore in un territorio decretato tra l’altro già area di crisi complessa.