L’allarme era stato lanciato da tempo. Ormai i soldi per la Cig dei lavoratori liguri stanno finendo, siamo ai giorni conclusivi di una vicenda che interessa da vicino migliaia di uomini e donne

della nostra regione e le loro famiglie. Una clessidra che ha pochissimi granellini di sabbia e che rischia di restare desolatamente vuota se non arriveranno a brevissimo dei corposi finanziamenti statali dal governo centrale con sede a Roma. Gli appelli di Claudio Burlando (foto) ed Enrico Vesco ormai si moltiplicano da tempo, ma alcuni di essi sembrano cadere nel vuoto.

“I Ministri e i sottosegretari competenti sono stati avvisati per tempo dal sottoscritto e dal Governatore della situazione non solo dei lavoratori liguri in Cig – ammonisce Vesco – Davanti al sottoscritto ed altri assessori regionali si sono assunti la responsabilità di mantenere i patti, attivandosi in parlamento. Sappiamo tutti che si tratta di un compito non facile in questi tempi, anche a fronte delle numerose domande di ricorso degli ammortizzatori, che crescono sempre di più. A fronte di tutto ciò la nostra Regione ha appena sbloccato i pagamenti di gennaio e febbraio”. E a brevissimo arriveranno anche le mensilità di marzo ed aprile, assicurano fonti certe provenienti da piazza De Ferrari. Poi, però, il vuoto, con il rischio di un’estate da incubo, nonché canicolare viste le alte temperature di questi giorni. “Abbiamo anche bloccato le nuove autorizzazioni per gli ammortizzatori sociali in deroga, non possiamo promettere e poi non mantenere gli impegni” assicura Vesco.

L’assessore spezzino di fede comunista conclude: “Abbiamo bisogno di risorse certe in tempi brevi, allo stato attuale alla Liguria mancano circa 60-70 milioni di euro, con questa cifra potremmo galleggiare ancora per un po’”.