Ora è ufficiale. Il primo cittadino Marco Doria (foto) ha spiegato davanti a una platea molto numerosa che non metterà nessun dipendente in cassa integrazione,

in cambio di un ritocco verso l’alto dell’Imu, si parla di un aumento tra l’1% e lo 0,75%. “I posti di lavoro resteranno intatti, è una promessa che faccio da tempo alla cittadinanza – ha ribadito Doria – Non posso tagliare i servizi sociali, perché se tocco questo cancello dei posti di lavoro. Sono convinto che i pochi soldi a disposizione possono essere spesi meglio, anzi devono essere distribuiti in maniera migliore”.

Intanto si avvicina un giorno importante per il comune di Genova e le sue finanze con una discussione a palazzo Tursi sui servizi sociali, sul cosa mantenere e cosa eventualmente tagliare, con il relativo ritocco verso l’alto della tassa sulla casa. E tutti, ovviamente, si appellano alla scialuppa di salvataggio chiamata Imu. Sembrerebbe essere questa l’unica soluzione per non tagliare il sistema welfare che regola e gestisce Genova. L’aumento di un punto percentuale darebbe quella solidità economica necessaria a palazzo Tursi per non toccare il sociale, come ha ribadito ieri sera, nel corso di una trasmissione televisiva, l’assessore al Comune di Genova Gianni Crivello, l’ex presidente del Municipio Polcevera.