Un aeroporto di serie B, anzi quasi di serie C, ma non è certo una novità visti i pochissimi voli di linea presenti nonostante le ottime potenzialità di disporre di una città turistica come Genova

e due riviere in grado di calamitare oltre due milioni di turisti all’anno. Ma il piano presentato dal Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, l’altro giorno a Genova per l’inaugurazione del Salone Nautico numero 54, ha solo confermato il ruolo del “Colombo”.
Nella sua introduzione, l’esponente del Nuovo Centrodestra ha ricordato l’attuale situazione degli scali aerei, che mostra un’elevata frammentazione: ben 112 aeroporti funzionanti nella Penisola, di cui 90 solo per il traffico civile, 11 misti militari-civili e 11 esclusivamente militari. Dei novanta scali civili, 90 hanno voli commerciali e 47 hanno voli non di linea. Tale proliferazione è frutto della mancanza di una visione di sistema e crea distorsioni del mercato, tra cui Lupi pone i contributi alle compagnie low cost. Tra le tendenze del mercato, il ministro cita anche il trasporto delle merci. 
La ristrutturazione del sistema aeroportuale italiano ruota intorno al concetto di bacino di traffico, che dovrebbe incentivare una visione di sistema e razionalizzare gli investimenti. Il Piano individua dieci bacini, che ospitano tre livelli di aeroporti: un aeroporto “strategico”, che deve avere il ruolo di gate intercontinentale, alcuni aeroporti d’interesse nazionale e altri scali d’interesse regionale o locale.

Lupi ha anche indicato la suddivisione degli aeroporti all’interno di questi bacini:

  • Nord-Ovest: Milano Malpensa con il ruolo di aeroporto strategico e sei aeroporti nazionali, ossia Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo
  • Nord-Est: Venezia come aeroporto strategico e tre scali nazionali, ossia Verona, Treviso e Trieste
  • Centro-Nord: Bologna e Firenze-Pisa come aeroporti strategici e tre scali nazionali, ossia Rimini, Parma e Ancona
  • Centro: Roma Fiumicino come aeroporto strategico e tre scali nazionali, ossia Roma Ciampino, Perugia e Pescara
  • Campania: Napoli come strategico e Salerno come nazionale
  • Mediterraneo-Adriatico: Bari come aeroporto strategico e Brindisi e Taranto come nazionali
  • Calabria: Lamezia Terme come aeroporto strategico e due nazionali, ossia Reggio Calabria e Crotone
  • Sicilia Occidentale: Palermo come aeroporto strategico e tre come scali nazionali, ossia Trapani, Pantelleria e Lampedusa
  • Sicilia Orientale: Catania come strategico e Comiso come nazionale
  • Sardegna: Cagliari come aeroporto strategico e Olbia e Alghero come nazionali.