Amiu, Aster, Carlo Felice, le farmacie comunali per finire con tre bagni, a Vesima, la Scogliera a Nervi e i San Nazario in corso Italia. Tutti esultano per il rinvio da parte del sindaco

Marco Doria sulla votazione, inizialmente prevista per il prossimo 10 settembre, sulla privatizzazione di queste società partecipate.
Esulta l’ala sinistra della coalizione che governa il comune di Genova, in primis Sel, ma, paradosso, esultano anche gli esponenti della Lista Doria, creatura dello stesso primo cittadino della Superba. 
La delibera contestata aveva registrato ben quattro scioperi tra fine luglio e i primi di agosto, con i lavoratori del Carlo Felice che avevano più volte paralizzato il centro città con manifestazioni di piazza, mentre quelli dell’Aster si erano lasciati andare, lo scorso 30 luglio, a piccoli tafferugli davanti all’ingresso di palazzo Tursi sedati dai carabinieri in tenuta anti sommossa.
Doria ha fatto un netto passo indietro e prima di riunire il consiglio comunale ha intenzione di convocare i sindacati. Solo a quel punto ne parlerà con gli assessori competenti e la giunta per intero.