A chi spetterà il compito di sostituire, nolente o volente, il buon operato di Luigi Merlo? Il marito di Raffaella Paita va in scadenza di mandato, al suo secondo “regno” di tre anni e sembra

una scelta ardua rimpiazzare il presidente dell’Autorità Portuale di Genova. A Palazzo San Giorgio, in piazza Caricamento, sono tutti sicuri: sarà difficile ripetere i suoi buoni sei anni alla guida del più importante scalo del mar Tirreno. In questi sei anni il porto di Genova e sopratutto il Vte di Voltri sono molto cresciuti nell’import – export. Era difficile reggere il colpo dei croceristi spezzini, ma tutto sommato la botta è stata assorbita discretamente. 
Merlo, dopo la fine del primo mandato, aveva dichiarato puntando sulla crisi economica del 2009: “Il porto di Genova, grazie agli ingenti investimenti fatti negli ultimi anni, ha oggi le spalle abbastanza larghe per competere su un mercato mondiale sempre più esigente e in continua evoluzione, almeno per quel che riguarda il porto commerciale in senso stretto: per quel che riguarda invece le attività industriali portuali (cantieristica e riparazioni navali), permangono le grosse incognite relative da una parte al futuro dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, e dall’’altra al progetto della sesta vasca“.